La Centralità del ruolo dell’Intestino nella diagnosi, valutazione ed impatto sulla salute generale è pluridimostrata negli ultimi anni e riceve conferme continue in ogni ambito medico (su PUBMED ci sono oltre 50.000 pubblicazioni che correlano la salute del microbiota con i vari sistemi/organi/apparati del nostro corpo)
Già nel 2009 è stato ampiamente riconosciuto che l’infiammazione di Basso grado è alla base della maggior parte di malattie cronico-degenerative e/o patologie anche meno gravi che di solito insorgono negli anni (partendo dall’ipertensione, l’ipercolesterolemia, la sindrome metabolica…per finire alle malattie autoimmuni e reumatologiche… alle patologie cardiovascolari più gravi…fino alla demenza senile, all’Alzheimer, ai tumori, ecc.).
Sono ormai note le implicazioni che la flora batterica intestinale e, ancora più in generale, l’insieme dei microorganismi presenti nell’intestino (che comprende anche funghi, virus, protozoi, amebe…) ha nella produzione di ormoni (un esempio eclatante è quello della serotonina) e quindi sul sistema endocrino ma anche sulla psiche.
E’ comprovato anche il ruolo che la nostra flora intestinale ha nella prima protezione/elusione dei patogeni o di allerta del sistema immunitario.
Sono sempre più evidenti e diffuse le patologie correlabili alla sindrome da permeabilità Intestinale più o meno grave, in conseguenza alla quale macromolecole di sostanze metaboliche, batteri o altro migrano dall’intestino al sangue attivando oltre misura il sistema immunitario, favorendo il diffondersi di infiammazione ed infezione in tutti i distretti corporei (tessuti, organi, apparati e cellule) creando disfunzionalità, rallentamenti metabolici anche a livello cellulare, degenerazione ed invecchiamento precoce delle cellule, tessuti organi bersaglio, ecc. ecc.
Ci sono numerose ricerche che correlano la proliferazione di talune specie batteriche (senza che queste vengano rilevate e corrette) o la memoria che rimane a livello di immunomodulatori biologici (anche quando questa memoria non riguarda direttamente la persona, ma gli viene trasmessa in eredità) con la predisposizione all’insorgenza o lo sviluppo di talune patologie a carico di ghiandole endocrine o apparati specifici (tiroiditi, artrite reumatoide, sclerosi multipla, ecc.)
In generale, nessuna patologia può essere realmente curata se non si prendono in considerazione anche le eventuali correzioni alimentari e di eventuali squilibri intestinale, ma anche la valutazione dello stato di acidità tissutale/metabolica(che si rileva nel sangue), lo stato di invecchiamento e degenerazione cellulare, la valutazione degli acidi grassi di membrana.
Naturalmente, questa è una parte importante del complesso dello stile di vita, che comprende anche la valutazione dello stress, traumi, lo stato emotivo e molto altro, che però non sono misurabili così precisamente in modo biochimico; noi ci occupiamo di ciò che, microbiologicamente e biochimicamente, può essere rilevato.
Per ciò che riguarda la flora intestinale, dobbiamo distinguere tra la flora residente e la flora transiente.
La flora residente è quella che ognuno di noi eredita dalla propria madre; la colonizzazione inizia nell’utero, prosegue durante il parto naturale attraverso il passaggio nel canale vaginale, si completa durante l’allattamento al seno. Questa flora ci accompagna per tutta la vita ed è molto semplice dedurre che se le condizioni di concepimento, gravidanza, nascita ed allattamento sono sfavorevoli, questa condizione svantaggiata ci condiziona vita natural durante; in questi casi la valutazione periodica della microflora batterica intestinale ed il suo mantenimento con probiotici mirati diviene caldamente consigliabile per mantenere lo stato di salute a lungo.
La flora transiente, invece, è fortemente condizionata dalle condizioni ambientali, l’alimentazione, lo stress, le esperienze vissute… insomma da tutti quei fattori che vengono nell’insieme denominati STILE DI VITA. La flora transiente può essere modificata con l’uso dei giusti probiotici, con l’introduzione di una alimentazione adeguata ed equilibrata, con le azioni correttive a carico di eventuali patogeni che fossero in eccesso. E’ una flora in continuo mutamento, che collabora o ostacola il lavoro della flora residente a seconda della sua qualità.