La medicina anti-aging ha come obiettivo quello di “condizionare l’invecchiamento”, ovvero rendere sereno il trascorrere degli anni in una condizione di essere umano sano, autonomo, libero – il più possibile – dalla patologie cronico-degenerative tipiche dell’età avanzata.
I fattori che contribuiscono all’invecchiamento e quindi al logoramento dell’organismo sono chiamati “biomarkers dell’aging” e possono essere inquadrati grazie ad esami del sangue, strumentali e genetici.
Il percorso di un check up anti-aging prosegue con l’acquisizione di informazioni su:
- Bilancia ossidativa
- Bilancia infiammatoria
- Processi di glicazione
- Analisi delle carenze nutrizionali
- Test del DNA
- Endocrino-senescenza
La Medicina Anti-aging è nata da meno di 20 anni in U.S.A. ed è figlia della geriatria da cui però si discosta molto presto conquistando forte interesse in termini di rilevanza sociale e ottenendo largo consenso da parte del grande pubblico perché, in realtà , proprio in quanto si propone come medicina di tipo predittivo-preventivo , si rivolge non ad una popolazione già anziana (materia della geriatria) bensì ad una popolazione dai 18-20 anni in poi. E’ proprio questo infatti il periodo nel quale cominciano le prime modificazioni delle cellule del nostro cervello responsabili del decadimento di importanti equilibri immunologici, metabolici, neuronali, endocrinologici che, nel corso degli anni, si manifestano in maniera più eclatante; si tratta di un concetto estremamente importante che deve essere sempre presente per tutti i danni d’organo legati alle malattie degenerative. La medicina convenzionale pone più attenzione alla medicina d’urgenza come la difesa di agenti patogeni fino alla chirurgia ricostruttiva e demolitiva.